02/11/14 16° TROFEO PODISTICO CALLIGIAN
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Le Calle vivono di Luce dorata la prima domenica di novembre.

Un percorso leggermente cambiato con meno bosco a causa della tromba d'aria di due mesi fa, ma con splendidi vialetti alberati, e dolcissime visioni.

20k da tenere stretto in fondo al cuore, e se oltre alla zuppa di verdure non bastano ancora, ci si rimette in viaggio per altri chilometri...

Ponte a Cappiano, le Cerbaie, Fucecchio e la Maratona di New York by Loris Neri

Ponte a Cappiano, le Cerbaie, Fucecchio e la Maratona di New York

Tre corse in un giorno solo. Roba da farsi bollire i piedi.

Ma non avete letto male, e nemmeno sono impazzito.

Due le ho fatte personalmente, l'altra l'ho vista in diretta tv.

Da piazza Giani alle Cerbaie mi sono goduto una signora corsa, quella a Fucecchio è stato il mio 10k d'allungo.

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Parcheggio a pochi metri da dove ho vissuto 30 anni. Quella casa giallo ocra, con la mansarda a farmi da camera, è stata la mia vita, il mio rifugio. Dall'adolescenza al mio matrimonio.

Poi ho continuato ad esserci (ci vivevano i miei genitori), lasciandoci Jenny -la mia border collie- e in seguito, il camper parcheggiato.

Adesso, che della mia famiglia non ci abita più nessuno, rivedere quel cortile, e quelle mura, è stato un tuffo al cuore.

Come lo è stato scorrazzare in centro a Fucecchio.

Vuoi vedere che mi spunta la lacrimuccia? Allora è meglio descrivere le corse di stamattina.

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4 gradi alla partenza, temperatura perfetta per correre. Una gran bella giornata di sole ad illuminare i boschi e i viali calligiani.

1700 persone, che molte le incontro quando ancora sono in auto sulla provinciale.

Il percorso mi piace, e inizio a correre su per quelle due salite con tanta voglia di fare bene.

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Prima di giungere a Le Vedute (dove è posizionato il ristoro), supero e saluto alcune persone che conosco.

Il giullare Aldo mi fotografa tra due fior di donzelle.

Dopodichè svolto a sinistra sulla provinciale che porta a Poggio Adorno.

Giro a sinistra entrando nel bosco, e riesco per immergermi nella via Francigena sterrata e all'inizio di una grande avventura Cerbaia.

Dove tra ginestre, eriche, felci e arbusti vari, ripercorro buona parte del tracciato della Scarpinata di Galleno.

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In un susseguirsi di svolte e cambi di sentiero, arrivo al laghetto con le ninfee.

Due passi ancora e trovo il secondo ristoro.

Proseguo sulla stradina che costeggia l'altro laghetto, esco dal Molin del Topo, per rientraci dopo poche centinaia di metri.

Saluto altre persone mentre le mie gambe si muovono veloci.

"Qua sei di casa" mi sento rispondere al mio buongiorno.

Esco da una parte del bosco, per rientrare dopo aver scavallato la strada.

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Incontro Ivano, splendida persona amante del podismo più di un romano con il Colosseo.

Facciamo un pezzo insieme. La sua Frida è ferma causa operazione, mentre il suo compagno Daniele aspetta gente al ristoro del Cavaliere.

Il camaelontico Baggiani è alla ricerca di un podista nato nel mese di giugno.

Tra chi dice "oggi è il mio compleanno. In realtà sono nato a gennaio, ma lo festeggio a novembre perchè fa meno freddo...", e due signore coi bastoncini "più che monumenti siano dei ruderi", passo alcuni minuti con questo gruppetto colorato e simpatico.

Il bello delle tapascionate è anche questo. Simpatia, rilassamento e mangiucchiamenti.

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Proseguo nelle stradine che portano verso Torre, e per colpa di una volata di vento un po' troppo forte arrivata a settembre, gli organizzatori sono stati costretti a cambiare il percorso di questo Trofeo Calligiano.

Non più dentro il bosco, ma lungo questi viottoli alberati.

Una passerella di legno, fa risuonare i miei passi, mentre un paio di camminatori si spostano senza ostacolarmi (come spesso succede).

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Sto correndo bene, riuscendo a superare la salita fangosa, e con essa un nutrito gruppo di Spensierati, senza sofferenze, anzi, mi sono divertito assai.

Gli unici patimenti li ho avuti nelle ultime salite asfaltate. In fin dei conti arrivato a questo punto un po' di fatica è normale.

Dopo l'Orto Botanico, trovo il terzo ed ultimo ristoro. Un oasi per rifiatare, e dopodichè mi godo la discesa finale.

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Via Ramoni, piazza Donnini, il Ponte Mediceo (dove di Mediceo e storico c'è rimasto proprio poco) e viale Colombo per dirigermi verso la zona del campo sportivo.

Tiro una volata per rimanere sotto le 2h (1h59.43) dopo aver stracciato il personale su questa corsa di ben 14 minuti.

Qualche centinaia di metri in meno rispetto all'edizione scorsa (oggi 20,050k) con media di 5.58 m/km.

Mi rilasso un attimino, saluto Lisena e Antonia, ritiro i tortellini al prosciutto (ma in seguito ho saputo che c'erano al seitan, e mi piacerebbe che ci fosse sempre tale scelta), mangio l'ottima zuppa di verdure, purtroppo fredda marmata.

Torno alla mia auto.

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Mica finisce qua...

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Negli anni scorsi allungavo verso la Palagina e via Lungo Valle, oggi voglio cambiare:

Faccio tutto viale Colombo fino a Fucecchio.

Per secoli l'ho fatto in bici, a piedi, in motorino (anche da ubriaco), in auto, col camioncino, in camper, ma è la prima volta che corro su questo viale alberato.

Vado quindi in viale Buozzi, piazza Montanelli piena di bancarelle, e corso Matteotti.

Mi sembra pazzesco correre qua. Io che sono cresciuto in questa città.

Dopo via Sotto Valle svolto a sinistra nella pista ciclabile, poi giro verso piazza dei Seccatoi.

Entrambe sono grosse novità che ai miei tempi non esistevano.

Qualche stradina e mi ritrovo su viale Colombo.

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Svolto a sinistra nel cortile di casa mia (ex) girando tra i ricordi di un certo passato (anche doloroso).

Ritorno sul viale, e poi faccio un su e giù in via del Collettore.

Ancora il viale e poi m'immergo nell'odore nauseabondo di via Campania e delle sue concerie.

Chiudo bloccandomi dietro alla mia auto parcheggiata sul viale.

54.22 per 10k pari pari. Media 5.26 a km

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Totale Calligiano 2h54.05 e 30,050k percorsi.

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Come sempre, prima di cambiarmi faccio due passi. Una sorta di defaticamento conclusivo.

Borraccia in mano, mentre la mente ripensa ai chilometri percorsi, tanti o pochi che siano.

Quando sto per finire, vedo Tommaso che mi viene incontro.

Ci mettiamo seduti sulla staccionata e parliamo per una ventina di minuti.

Purtroppo non ci siamo ritrovati in corsa, questione di pochi minuti, l'un dall'altro.

Dopo esserci salutati, mi rimetto la tuta e vado al cimitero.

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E la Maratona di New York?

Beh, quella è ovvio che l'ho vista in diretta televisiva.

A dire il vero l'ho più ascoltata via internet. Anche perchè guardare una maratona in tv è assai noioso:

Le solite riprese, i soliti volti dei top runner, e mai una volta che facciano vedere correre i maratoneti.

Quelli veri. Coloriti e affaticati. Come noi.

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Considerazioni post mattinata:

Mai come in questa edizione mi sono gustato il Trofeo Calligiano.

La mia forma ottima (!), la splendida giornata di sole, e le tante persone incontrate, mi hanno permesso di fare nel migliore dei modi lo sport a me preferito.

I chilometri, i tratti di Cerbaie e quei vialetti alberati, mi sono fuggiti via come sabbia sollevata dal vento.

La segnaletica era perfetta, i ristori adeguati (malgrado la continua debolezza nel fare un tè troppo acquoso) e nei punti necessari. Di addetti ce ne erano in quantità.

Il proseguimento da me effetuato è servito anche per fare un passo indietro nel tempo.

Tra Ponte a Cappiano e Fucecchio ho avuto la sensazione di essere ringiovanito venticinque anni.

Perfetto così.

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Loris Neri - Podistica Galleno