28/05/17 Sgambata tra il paese di Antra
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Antraccoli, una corsa che non ti aspetti, sono anni che non partecipo più a questa manifestazione, che prende il via dallo spazio dedicato alla sagra del Pioppino, organizzata dal gruppo sportivo dei Marciatori Antraccoli e devo dire che ne sono rimasto piacevolmente entusiasta,

Sgambata tra il paese di Antraccoli by Claudio Landucci

Sgambata tra il paese di Antraccoli

Antraccoli, una corsa che non ti aspetti, sono anni che non partecipo più a questa manifestazione, che prende il via dallo spazio dedicato alla sagra del Pioppino, organizzata dal gruppo sportivo dei Marciatori Antraccoli e devo dire che ne sono rimasto piacevolmente entusiasta,

Una corsa che non ti aspetti, abituati a correre nelle amene periferie del paese ospitante, oggi si apre innanzi a noi un nuovo percorso, non che in avvio si entri appieno nella bellezza del nuovo tracciato, prima dobbiamo comunque percorre buoni 5 km di insano asfalto ma poi il grigiore della periferia lascia il posto alle bellezze architettoniche che una città come Lucca sa regalarci.

La prima tappa è nel cortile della scuola Carducci dove è anche posto il primo ristoro, proseguendo ci addentriamo nel cortile del complesso San Micheletto per poi uscire in piazza San Francesco,arriviamo poi all' ingresso nell' anfiteatro Romano, e una volta uscitone ci troviamo di fronte alla chiesa di San Frediano col suo splendido mosaico, poi l' entrata , anche se dalla porta di servizio nello stupendo giardino di palazzo Pfanner,storico palazzo, riconoscibile ai più per avere ospitato alcune scene del film "Il Marchese del Grillo", qui potresti rimare ore ad ammirarne, la struttura il giardino ma bisogna andare avanti e allora via per piazza della "Pupporona"( nome poco appropriato considerata la sua scarsa misura del seno), poi piazza San Michele, fino ad entrare nel cortile Carrara sede della provincia di Lucca già palazzo Ducale.

Una volta usciti saliamo sulla cerchia alborata, meta di tanti allenamenti e salotto buono della Lucchesia, un lungo tratto per poi ridiscenderne,attraversare piazza San Martino e l' ultima tappa di questo menù turistico è l' entrata nel giardino della fondazione Ragghianti per poi una volta usciti e presa la direzione verso Porta Elisa ritornare a malincuore ad immergerci nella periferia fino al ritorno da dove eravamo partiti.

Qui un ricco ristoro per lo più liquidi e il rientro verso la magione per tuffarmi, dopo una defaticante doccia, nelle mani di Morfeo, stanotte si torna al lavoro e bisogna riposare. Percorso nuovo e quindi in fase di rodaggio, ben presidiati tutti gli attraversamenti con tanti volti amici, da rivedere i punti di ristoro e magari aggiungere quel km e mezzo che manca per arrivare ai 18 km dichiarati.

P.S. mi spiace ma oggi la macchina fotografica ( l' ennesima) ha fatto i capricci e le foto sono per quanto attiene l' architettura di archivio.