30/04/17 41^ marcia delle ville

Doveva essere una festa, e festa è stata,dovevano essere grandi numeri, e anche questi ci sono stati,se spettacolo doveva essere, spettacolo è stato.

Per questa edizione, si dice dei record anche il sole ha fatto la sua parte, una splendida giornata che è riuscita a rendere ancora più bello il fascino che le nostre colline, con incastonate le sue dimore signorili già ha di per se.

41^ Marcia delle ville by Claudio Landucci

41^ Marcia delle ville

Doveva essere una festa, e festa è stata,dovevano essere grandi numeri, e anche questi ci sono stati,se spettacolo doveva essere, spettacolo è stato.

Per questa edizione, si dice dei record anche il sole ha fatto la sua parte, una splendida giornata che è riuscita a rendere ancora più bello il fascino che le nostre colline, con incastonate le sue dimore signorili già ha di per se.

Io non faccio parte dell' organizzazione, così sono libero di spaziare con la fida macchina fotografica e inforcando la montan bike in ogni dove per immortalare i vari serpentoni umani che si snodano lungo i vari percorsi, unico rammarico non potermi spingere troppo oltre perché anche oggi il lavoro mi reclama, riesco comunque ad entrare nella villa Reale, rimessa a nuovo dai nuovi proprietari,prima delle tante che la kermesse umana troverà sul suo cammino.

La seconda tappa del mio tour è villa la Badiola, qui una corale intrattiene e fa ballare i molti visitatori, al momento del mio arrivo le note e le voci sono per una bellissima e intramontabile canzone dei Nomadi, mi fermerei più a lungo ad ascoltare ma il viaggio deve proseguire,in lontananza si staglia la sagoma inconfondibile dell' ex osservatorio astronomico della Specola.

Terza tappa con la strada che incessantemente sale è la Specola, da qui l'occhio può spaziare in ogni dove verso la piana del Capannorese e della Lucchesia, sopra l' immensità della volta celeste, qui a differenza delle altre ville l' attuale proprietario consente di "calpestare" i prati che la circondano, anche in questo luogo risuonano le note musicali, ma il genere è di tutt' altro tipo, sempre comunque coinvolgente per offrire allegria e voglia di ballare.

Si prosegue e il prossimo luogo è Matraia, qui la villa che ci ospita e quella detta dei Guinigi, splendida nel suo candido colore cui fanno da contraltare annessi agricoli divenuti residenze estive per turisti, come folclore una coppia veste gli abiti distinti di fine ottocento invogliando i molti passeggiatori a fotografarsi con loro, una volta uscito dirigo verso Segromigno, prima però mi concedo due bicchieri di acqua al ristoro posto vicino al ristorante le Colonne, qui la ressa è indescrivibile, una lunga fila attende di essere servita dagli addetti che nonostante la mole di lavoro riesce comunque a mostrarsi sorridente,haimè il tempo è tiranno e non riesco ad andare oltre la villa del Vescovo, qui stranamente non vi è movimento, sarà l' ora tarda le 11:20 ma il grande cancello che la protegge è chiuso, passo oltre e dirigo verso piazza del mercato luogo di partenza di questa giornata di festa, un saluto al parentado che oggi è di corvè e anche per questo anno si chiude per me la marcia delle ville.

Se tutto è filato liscio, se i passeggiatori si sono ben comportati rispettando i luoghi attraversati non sta a me dirlo, non ne sono a conoscenza, spero di sì anche perché il bello di questa marcia, con numeri sempre in crescita è dato da chi ci ospita, non sarebbe bello dovere rinunciare a qualche villa perché qualcuno si è mal comportato.