25/04/17 43^ maratonina del partigiano

Devo dire che oggi è stata più dura del previsto, due tornate di corse in tre giorni venendo dal turno di notte non è così facile, solo la volontà, la passione per la corsa, la voglia di viverla con tanti appassionati mi viene in soccorso, se si trattasse di lavoro forse non sarei così zelante.

43^ Maratonina del partigiano by Claudio Landucci

43^ Maratonina del partigiano

43^ Maratonina del partigiano

Devo dire che oggi è stata più dura del previsto, due tornate di corse in tre giorni venendo dal turno di notte non è così facile, solo la volontà, la passione per la corsa, la voglia di viverla con tanti appassionati mi viene in soccorso, se si trattasse di lavoro forse non sarei così zelante.

Oggi in un dì di festa marchiata di un solo colore sono insieme con la compagna di una vita in quel di Bonelle, amena cittadina nel comune di Pistoia per partecipare alla sua 43^ edizione della maratonina del partigiano, corsa longeva ma che mi vede al via solo per la seconda volta da quando è nata.

Il nome racchiude in se un chilometraggio che più non è, da alcune edizioni infatti la distanza della maratonina lascia il posto ad una distanza ridotta di circa un terzo così anche questa manifestazione entra nel club di quelle corse che si fregiano di nome che non risponde ai fatti.

Anche oggi ad animare il pregara è Lorenzo Cascione, il colore non si limita alle divise e le scarpe sgargianti dei podisti e atleti ma vede Un Roberto Ria versione (boh), il ritrovo come consuetudine da queste parti è presso il circolo arci dove oltre le iscrizioni, partenza e arrivo ristoro finale troviamo pure il locale spogliatoio, unico dove il gentil sesso riesce comunque a trovarsi un pertugio dove cambiarsi lontano da occhi indiscreti, purtroppo questo è in prossimità del bagno e questo vanifica in parte la loro iniziativa.

Sono tanti i presenti e il loro vociare quasi nasconde la voce dello speaker, molti gli amici con cui scambiare qualche parola o un semplice ben augurante "Buongiorno", poi una volta indossati i panni dell' atleta tento un minimo di riscaldamento pressoché interrotto ogni qualvolta incontro un volto amico.

Manca oramai poco all' ora della partenza e con un congruo anticipo veniamo invitati alla punzonatura, gli atleti, quelli con la A maiuscola sono in prima fila e non cedono il posto conquistato ai ritardatari, la ressa è grande e i giudici hanno il loro bel da fare per trattenere l' onda umana dietro la fettuccia bianco rossa e mandare oltre questa chi non ha ancora punzonato e vorrebbe vista la gran calca restarne al di qua.

Con alcuni minuti di anticipo il colpo di pistola del giudice starter libera gli atleti che mordono il freno e che non è più possibile tenere fermi, come detto la corsa è di circa 13 Km e il suo percorso non è così piatto come si potrebbe pensare, la prima avvisaglia della salita è data da un cavalcavia, meglio dire ponte, pochi metri per correre poi in sostanziale pianura per tremila novecento metri, qui troviamo il ristoro proprio a ridosso del primo tratto di salita dove è sito un monumento in ricordo di coloro cui è dedicata questa giornata festiva,la strada ampia lascia il posto ad una redolina per fortuna corta pochi metri poi si riallarga, questa avrà una lunghezza di circa un km e poi scenderemo per cinquecento metri.

Una volta terminata la breve discesa riassaporiamo un tratto di pianura, mille e seicento metri che sono il preludio al vero tratto duro della salita, non troppo lunga ma impegnativa mille e settecento metri seguiti da un falsopiano di cinquecento metri, oramai è fatta, il tratto impegnativo ce lo lasciamo alle spalle e possiamo lasciare libere le gambe di correre e qui il termine è appropriato nella discesa haimè troppo breve di un Km, da qui in avanti la strada è sul pianeggiante stabile per gli ultimi tremila settecento metri che ci condurranno a riascoltare la voce di Cascione che elenca i nomi di coloro che si accingono a tagliare il traguardo, non mi resta che segnarmi Cristianamente e attendere la consorte che ho abbandonato solo negli ultimi ottocento metri.

Una corsa ben congegnata,priva di traffico veicolare se si eccettua un furgone proprio nei primi cinquecento metri dalla partenza e nel posto più ristretto del percorso, dove volenti o nolenti quelli che sono nelle retrovie come me sono costretti a rallentare e portarsi sul ciglio del fosso per il resto tutto è filato liscio,ottimo anche il rapporto costo dell' iscrizione pacco presenza,( quattro euri) come sempre un grazie agli organizzatori, volontari e giudici che ci consentono di godere al meglio della nostra passione.