VivicittàUna corsa all' insegna dell' internazionalità quella di oggi qui a Livorno, non bastasse il fatto che si celebra oramai da svariati anni in molte località del mondo e anche in alcuni istituti penitenziari. Qui si respira anche aria di rivoluzione grazie ad un eccentrico personaggio (Roberto Ria) che impersona Che Guevara, aria di rivoluzione che per fortuna o purtroppo rimane relegata alla goliardia.
Sono circa cinquecento i competitivi che si sono presentati oggi per questa corsa, oltre ad alcune centinaia di passeggiatori il tutto in un turbinio di colori che rendono se possibile ancora più gioiosa la giornata, almeno questa i "signori" dispensatori di morte non ce la hanno tolta, anche se il pensiero va a chi è stato brutalmente strappato a questa vita terrena.
Il ritrovo è presso il campo di atletica, la partenza poco oltre, ad intrattenere atleti e pubblico è Graziano Poli, oltre ad un complesso rock, la gara misura dodici Km, misura standard per la quasi totalità delle città, la partenza fissata per le ore nove e trenta subisce qualche minuto di ritardo causa un inconveniente al rilevamento elettronico, prima degli atleti prenderà il via il gruppo del progetto Filippide.
Come detto siamo circa cinquecento e l' arco da dove prendere il via è alquanto ristretto questo fa si che venga letteralmente scosso dagli atleti che si fiondano in avanti, ma fortunatamente non soccombe, inutile dire che bastano pochi attimi ai migliori per scomparire all' orizzonte, la davanti sarà sicuramente battaglia, ma anche nelle retrovie non si scherza, l' acquisizione o la perdita di una posizione sono cosa di non poco conto.
La mia è una corsa di compagnia almeno fino al nono km quando la mia dolce metà mi esorta ad allungare , tre Km in cui l' aumento di ritmo è irrilevante ai fini della classifica, ma forse mi consentirà un buon piazzamento nella posizione del criterium podistico Toscano.
Sempre affiancato dalla fida macchina fotografica trovo il tempo di scattare alcune istantanee anche lungo il percorso, bello anche paesaggisticamente, con l' attraversamento delle piazze principali della città Labronica, l' ingresso nella fortezza vecchia, il passaggio sul lungo mare,la vista del porticciolo e via dicendo.
Ottima l' organizzazione, peccato per un unico ristoro posto oltre il settimo Km, buono il pacco gara, peccato per la " forzatura" alla restituzione del chip di devolvere o meno il deposito cauzionale in beneficenza,in chiesa sono più discreti e il cestino delle offerte non vede banconote da cinque euro affiorare, poi la beneficenza è un fatto personale, se una manifestazione decide di devolvere una somma in beneficenza e si sa quanto ce ne sia bisogno lo faccia su parte del suo incasso, così come molte lo fanno, magari si aumenta la quota di qualcosina, questo pesa meno che la "gogna" pubblica di essere o meno solidali.
Per quanto riguarda l' ordine di arrivo, sul gradino più alto del podio sale Stefano Ricci (Atletica Vinci, 38'53"), seguito da Alessio Ristori (classe 1997, Atletica Livorno, 39'15"); terzo Domenico Passuello (GP La Galla, 39'22"). Prima donna Elena Kostantos (GS Lammari, 46'00"), a seguire Ilaria Bianchi (Team Cellfood, 48'00") e poi una giovanissima del 1997 Enrica Bottoni (Atletica Livorno, 48'49").
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