04/03/17 12° Trofeo " I ragazzi del Veg

Il cielo è sempre grigio, la gente è indifferente, così inizia una datata canzone misconosciuta ai più ( ma noi non apparteniamo a quella schiera ),sembra strano ma ogni qualvolta si celebra l'anniversario della caduta del C.130 "Vega 10" della hercules sul monte Serra, il cielo si veste a lutto per piangere i suoi figli periti nel disastro aereo di quaranta anni fa.

11° trofeo "I ragazzi del vega 10" by Claudio Landucci

11° trofeo "I ragazzi del vega 10"

Il cielo è sempre grigio, la gente è indifferente, così inizia una datata canzone misconosciuta ai più ( ma noi non apparteniamo a quella schiera ),sembra strano ma ogni qualvolta si celebra l'anniversario della caduta del C.130 "Vega 10" della hercules sul monte Serra, il cielo si veste a lutto per piangere i suoi figli periti nel disastro aereo di quaranta anni fa.

Sono già trascorsi 40 anni da quell'immane tragedia che costò la vita a 38 allievi della 1° Classe del Corso Normale dell'Accademia Navale di Livorno per un volo di ambientamento. Con loro l'Ufficiale accompagnatore Emilio Attramini e i 5 membri dell'equipaggio appartenenti alla 46ª Aerobrigata di Pisa.. Per cause ancora sconosciute, dopo pochi minuti dal decollo l'aereo si schiantava contro la propaggine montuosa Prato a Ceragiola, sulle pendici del Monte Serra, che divide Pisa da Lucca. Non c'erano superstiti. I 38 allievi avevano un'età compresa tra i 19 e i 20 anni.

Quaranta anni, passati a ricordare, a ricercare verità mal accettate, ad incolparsi ed incolpare il fato del tragico destino, oggi come oramai da 11 anni a questa parte il ricordo di quella tragedia è demandato ad una gara podistica che con partenza dalla certosa di Calci arriverà dopo un interminabile salita di nove km e duecento metri circa fino ai piedi del sacrario posto ad imperituro ricordo del sacrificio di questi sventurati ragazzi.

Dieci edizioni, qualcuna di queste mi ha visto presente come atleta, oggi come lo scorso anno solo in veste di fotografo non ufficiale di questo evento, in queste dieci edizioni ho potuto assistere allo spirito entusiastico di chi era presente, sia come atleta, sia come familiare, sia come appartenente alla Marina Militare con i suoi ragazzi in veste di partecipanti alla gara e ai suoi rappresentanti in alta uniforme, peccato che man mano che si và avanti siano venuti a mancare alcuni dei familiari di chi oggi ci prestiamo a rimembrare, il tempo non si ferma, rimane solo la consolazione che i "vecchi" sopravvissuti a quei "giovani" si saranno ricongiunti e da lassù guardino ed incitino chi in memoria di loro compirà il pellegrinaggio che li condurrà fin dove la loro vita si è spezzata.

Mancano cinque minuti alla partenza e dal grigiore che ci sovrasta comincia incessante a scendere la pioggia, questa ci accompagnerà fino alla fine della gara ed anche oltre, impossibile trovare un riparo se non sotto la pensilina del sacrario eretto in memoria di questi sventurati ragazzi,questo almeno fino a cinque minuti dall'arrivo del primo atleta, di questo mi avvisa il Moro in contatto con radio Pizzo, la cronaca dirà che al settimo Km in testa è Andrea Gesi, seguito dappresso da Marco Guerrucci; non rimane che portarci all'arrivo dove infreddoliti e zuppi addetti all'organizzazione attendono per mettere al collo degli ardimentosi la medaglia e il telo termico.

Le premiazioni al riparo dalle intemperie sono scandite dallo speaker Tiziano de Cristofano, questo dopo che avranno preso la parola i rappresentanti delle varie istituzioni, finalmente si passa alle premiazioni, la vittoria arride in campo maschile a Andrea Gesi (Podistica Castelfranchese), seguito da Marco Guerrucci (Orecchiella Garfagnana), terzo Aldo Bonacchi (GP Parco Alpi Apuane); in campo femminile il gradino più alto è appannaggio di Samantha Galassi (la Recastello radici group), seguita da Andrea Galas Palma (Orecchiella Garfagnana) e infine al terzo posto Claudia Astrella (Atletica Castello).

Sono stati poi assegnati i due trofei, il primo per il gruppo più numeroso se lo aggiudica la Marina Militare, il trofeo per la miglior società dopo ben cinque anni ritorna nella Garfagnana conquistato dal Gruppo podistico Parco Alpi Apuane. Ricevuto dalle mani del decano dei parenti superstiti, curvo sotto il peso dei suoi anni ma ancora in spirito per omaggiarci della sua presenza.