11/12/16 21^ Maratona di Reggio Emilia

21^ Maratona di Reggio Emilia - Città del Tricolore.

Spero che un risultato così non ritorni mai più, così si può sintetizzare il mio pensiero parafrasando la celebre canzone di Domenico Modugno, ovviamente mi riferisco alla maratona di Reggio nell' Emilia tenutasi in questa domenica.

21^ Maratona di Reggio Emilia città del tricolore by Claudio Landucci

21^ Maratona di Reggio Emilia città del tricolore by Claudio Landucci

21^ Maratona di Reggio Emilia città del tricolore

21^ Maratona di Reggio Emilia - Città del Tricolore.

Spero che un risultato così non ritorni mai più, così si può sintetizzare il mio pensiero parafrasando la celebre canzone di Domenico Modugno, ovviamente mi riferisco alla maratona di Reggio nell' Emilia tenutasi in questa domenica.

La scelta è ricaduta su questa competizione esclusivamente perché è una di quelle che non abbiamo fatte, non sapevamo del suo tracciato altimetrico, l' unica certezza è che non saremmo andati incontro ad una calda giornata soleggiata, appena arrivati facciamo un salto all' expo realizzato all' interno del palazzetto dello sport, qui si ritirano i pettorali e la maglietta tecnica dell' evento, sarà l'ora ma è desolatamente vuoto, il vantaggio, niente coda e riusciamo ad averla della nostra taglia, oltre questo niente, ne una sacca per riporre gli indumenti dovremmo usare i nostri zaini, tanto meno il classico indumento di nylon per riparare dal freddo questo fa in modo che non si esca appesantiti dall' expo, con questa operazione terminiamo la parte podistica e ci possiamo dedicare alla visita della città.

Il giorno successivo, domenica, fatta una colazione frugale dirigiamo verso la zona ritrovo,la gara prenderà il via alle ore nove, quindi con molta flemma andiamo a depositare gli zaini al deposito borse,il palazzetto che avevamo lasciato pressoché vuoto oggi pullula di atleti, il caos regna sovrano, le gradinate sono talmente piene che diventa un avventura trovare un pertugio dove metterle, sempre che le si voglia lasciare nella zona loro destinata e controllata,ci tocca l' ultima fila tapini noi andarla poi a recuperare.

Sbrigata questa faccenda ci portiamo alla nostra griglia di partenza, evidentemente ci conoscono meglio di noi stessi e ci hanno assegnato l' ultima gabbia, poco importa, poco prima attraversando la piazza la fanfara dei Bersaglieri intona vari inni per intrattenere gli astanti e un enorme tricolore fa bella mostra di se sorretto da molti volontari.

Siamo frementi e tremanti ( tre gradi) ad attendere il via, prima di avere questo la banda di cui anzi (Bersaglieri) intona l' inno di Mameli, cantato dai presenti mentre la lunga bandiera Italica scorre sopra le nostre teste passata brevi mani dai primi in griglia fino alla fine degli atleti, il prolungarsi della attesa fa si che un gonfiabile poco innanzi a noi cominci ad afflosciarsi cosicché saranno ancora le mani degli atleti a sorreggerlo man mano che si avanza.

Una volta in gara con la nebbia che regna sovrana impedendo al sole un se pur minimo affacciarsi il pensiero unico va a quando incontreremo la fatidica salita, per adesso ci godiamo un doppio passaggio dall' arco di partenza girando all' interno della città, i primi tremila quattrocento metri sono sostanzialmente pianeggianti, seguono mille quattrocento metri di leggera discesa e poi la strada se pur timidamente comincia inesorabilmente a salire per tredici Km, seguita da una discesa di otto Km, ma qui non c'è margine per spingere, le gambe sono incriccate e non rispondono come vorresti, la successiva inerpicata di tre Km poi rende vano ogni velleità di riprendere un passo decente, neanche negli ultimi quattordici Km di quasi discesa riuscirà il miracolo, termino insieme alla compagna di una vita Katy Ferroni, il display impietoso dirà quattro ore nove minuti cinquantacinque secondi, un eternità, ringrazio comunque il cielo per avere guidato i nostri passi facendoci terminare un altra maratona.

Alà' arrivo veniamo accolti dai volontari che oltre la medaglia ci mettono sulle spalle anche un asciugamano, cosa che nelle altre maratone è destinato solo ai primi che tagliano il traguardo.

Sofferenza a parte devo dire che l' organizzazione è stata ottima, personale cordiale, goliardia ai ristori, percorso veramente chiuso al traffico ho contato otto macchine in quarantadue km, ottimo anche il pacco gara, questo però a mente calda non mi invoglia comunque a ripetere questa esperienza.