02/10/16 22^ Maratoniona " Il Campanone

Oggi, in quel di Lammari, ridente (?) paese del comune di Capannori si corre la 22^ edizione della maratonina " Il Campanone", gara che comincia ad avere parecchi natali...

22^ Maratonina il Campanone by Claudio Landucci

22^ Maratonina il Campanone

Oggi, in quel di Lammari, ridente (?) paese del comune di Capannori si corre la 22^ edizione della maratonina " Il Campanone", gara che comincia ad avere parecchi natali e che con l' edizione odierna tenta un approccio con la tecnologia mettendo in campo il chip per la rilevazione elettronica dei tempi, anche se relegato solo a chi aveva effettuato la preiscrizione, ci voleva, penso sia una delle poche se non l' unica ad esserne sprovvista.

Il cielo anche se non limpido quantomeno non minaccia pioggia, la temperatura fin troppo alta per essere ad ottobre e una cappa afosa che la rende ancora più insopportabile, fortunatamente ( mica tanto) io non sono in gioco e quindi questo non influirà sulla mia prestazione peccato una mezza mi ci voleva.

La partenza è fissata per le nove e trenta, il ritrovo e tutta la logistica sono presso il complesso parrocchiale, l' organizzazione è del G.S. il Campanone col supporto del G.S. Lammari.

Sono circa trecento quelli che qui si sono presentati e anche questa volta si nota subito che mancano gli atleti degli altopiani, non vorrei dire che il montepremi non è più allettante, da qualche edizione non vengono elargiti premi in danaro, ma solo omaggi in natura anche se per i primi tre della categoria assoluti/e ricevono un premio di valore non indifferente, oltre questi vengono poi premiati altri 130 atleti che non mi sembra poco, il costo comincia ad essere importante ma ancora accettabile, un cambiamento se mai sarebbe auspicabile per il pacco iscrizione dove fa bella mostra di se la solita maglietta di cotone con annessa bottiglia di vino e pasta.

Mancano gli atleti di colore e questo fa già presagire che non verrà battuto il tempo record della gara ancora detenuto da Roberto Barbi con 1: 02:31 datato 1998, la lotta sarà quindi tutta Italiana e dalle presenze già si intuisce chi si batterà per la vittoria, anche il settore femminile vede già assegnata la vittoria essendovi tra le presenti un livello prestazionale ragguardevole.

Oggi nessuna voce si leva ad intrattenere i presenti, un silenzio quasi inusuale per una kermesse agonistica, non un po di musica si libra nell' aria che si riempie comunque del gran vociare dei podisti fino all' urlo possente del Deus macchina della gara che invita gli atleti ad arretrare oltre la linea di partenza finché senza colpo di pistola ferire ma con un "pronti via" gli atleti vengono liberati del nastro che li tratteneva e possono iniziare così la loro gara.La partenza avviene qualche minuto di ritardo, non resta che attendere il passaggio del primo per vedere chi è e con quale tempo percorrerà il primo dei tre giri di cui consta la gara, siamo poco oltre i 22 minuti e come da previsione transiterà Massimo Mei con un discreto vantaggio sul gruppetto inseguitore composto di quattro atleti, via via tutti gli altri ora raggruppati quasi sgomitanti tanto sono attaccati, ora in solitaria.

Al secondo passaggio transiterà per primo sempre Massimo Mei che ha ulteriormente allungato sul gruppetto inseguitore assottigliatosi di una presenza, il giro finale arride ancora all' atleta Pistoiese che chiude la sua gara in perfetta solitudine con ulteriore margine sui diretti inseguitori. La gara femminile anche questa una cavalcata in solitaria di Cavallini Denise, seguita da Santini Concetta e Odette Ciabatti, tra i veterani primo Claudio Carlotti seguito da Marco Osimanti, per le veterane gradino più alto per Katy ferroni, tra gli argento vittoria per il cavaliere Claudio Simi.

Lunga come sempre l ' attesa delle premiazioni ( ma questa deve essere la peculiarità del gruppo cronometristi) per i primi tre assoluti e assolute.

Niente podio ( tra l' altro inesistente) per le altre categorie, mentre per quelli dal quarto posto in poi sono stati subito omaggiati del loro premio col classico tagliando di arrivo, tra l' altro dato anche ai primi per cui si poteva anche evitare la lunga attesa, creando il vuoto intorno ai vincitori privandoli di un se pur minimo applauso, premiazioni avvenute alla presenza dell'assessore allo sport Serena Frediani

Che dire, tutto filato liscio, peccato che il display del cronometro sia rivolto verso l' arrivo degli atleti ( che guardano il loro al polso ) e non verso i fotografi così da non poterne immortalare il tempo finale, un po di problemi verso la fine della manifestazione quando le maglie dell' attenzione si allentano e allora la strada viene attraversata da gente, ciclisti, cani, brutto poi vedere quegli atleti che ancora insistono col martellarsi i padiglioni auricolari con musica per voler sopperire alla fatica e trascurando così i segnali che il corpo invia loro.