Staffetta del PioppinoOggi dopo un giorno di ferie agguantato all' ultimo istante posso recarmi in quel di Antraccoli per la sua 24^ edizione della "staffetta del Pioppino", gara di poco più di quattro km per quattro atleti, oggi sono in versione fotoreporter, quindi oso anche un cappello che col senno di poi sicuramente mi renderà ridicolo.
L' orario di partenza è fissato per le ore sedici, ma noi ( noi, ripeto non è per usare il plurale majestatico ma si riferisce a me e mia moglie), arriviamo con largo anticipo, anche perché la Katy per oggi veste funzioni di segretaria oltre ad indossare la canotta con l' uccello sul petto.
Molte sono le società presenti, e tra queste tante mettono in campo più di una staffetta, considerato che la gara vale anche come prova del C.P.T. per società affiliate.
Passano gli anni e con essi avanza a grandi passi la tecnologia, così questa edizione annovera la novità del chip elettronico per la rilevazione dei tempi, transponder questo che invece che alla caviglia viene tenuto al braccio per ovvi motivi, questo va ceduto al concorrente successivo avendo l' accortezza di non tenerlo chiuso nel pugno per non inficiarne la funzione.
Speaker della manifestazione è l' amico Marco Rovai, il gruppo organizzante l' Antraccoli, la rilevazione dei tempi a cura dei cronometristi Lucchesi, in tutto questo mentre bivacco allo stand del G.P. Alpi Apuane vengo ingaggiato per fare il frazionista in una staffetta della Galla Pontedera atletica ovvio senza velleità di vittoria o piazzamenti e per di più con l' assillo di partire per primo frazionista, cosa che non l' ho mai voluto fare.
Prima della partenza un minuto di silenzio in ricordo del nostro campione, la locomotiva scomparso pochi giorni fa in un incidente automobilistico in Kenia e un lungo applauso finale per accomunare nel ricordo anche un altro nostro atleta che lotta in un letto di ospedale e che qui voglio nominare, il capitano Marco Baldini
Della mia frazione non devo parlare (troppo modesta), così come non posso parlare per quelle degli altri, (molte troppo superiori) non avendo punti di ragguaglio, avendo corso io la prima le foto le ho fatte successivamente quindi non saprei stabilire le loro prestazioni, il percorso totalmente pianeggiante con un inizio su asfalto e un tratto da campestre seguito da un lungo dirizzone di strada asfaltata, tutto per quattro km e cento trenta metri, quasi un giro delle nostre mura urbane. Bello è guardare la frenesia dell' attesa dei frazionisti, capire se nella loro testa tengono il conto di quanti e quali avversari chi ti da il cambio ha superato, quante posizioni potrai recuperare o perdere, la mano che un attimo subito dopo il traguardo schiaccia con forza il tasto del cronometro, la gioia la delusione che ti si leggono in faccia, la smorfia della fatica che quasi ti sfigura il volto.
Si potrebbe parlare di una bella manifestazione, almeno per quanto attiene all' agonismo, le anomalie avvengono al momento della stilazione delle classifiche, se qui i tempi sono sempre stati molto lunghi, oggi col nuovo sistema di rilevazione dei tempi qualcosa è andato storto e al momento della premiazione sono dovuti intervenire gli stessi atleti a mettere al posto le cose dettando le giuste posizioni di arrivo, cosa alquanto inconsueta per questo tipo di corse, lunghe e farraginose le premiazioni, queste ultimi per talune categorie rasentano il ridicolo, è vero che almeno per noi atleti di seconda e terza fascia non si va alle gare per il premio, ma questo volere premiare tutti, quasi come una forma di incentivazione ad avere molte compagini rischia di scontentare i più, lungi da me dare patenti di serietà o correttezza delle competizioni, ma gli organizzatori che bene hanno fatto a scusarsi con gli intervenuti dovrebbero rivedere la scelta di affidarsi a questo nuovo sistema di rilevazione dei tempi, per tutto il resto non rimane che un plauso per tutto quanto attiene la parte agonistica della gara.
|