10/04/16 32^ Maratonina del Ghibellino

Sono trascorse poche ore dalla gara di ieri in quel di Cascina e oggi risiamo in strada per una nuova corsa, in questa occasione siamo ospiti del gruppo sportivo del Massa e Cozzile per prendere parte alla sua 32^ edizione della maratonina del Ghibellino........

32^ Maratonina del Ghibellino by Claudio Landucci

32^ Maratonina del Ghibellino

Sono trascorse poche ore dalla gara di ieri in quel di Cascina e oggi risiamo in strada per una nuova corsa, in questa occasione siamo ospiti del gruppo sportivo del Massa e Cozzile per prendere parte alla sua 32^ edizione della maratonina del Ghibellino, questa è una di quelle manifestazioni che invecchiano bene, tante le nostre partecipazioni con alterne fortune, ma comunque tutte portate ha termine.

Con l' edizione di oggi ritorniamo al suo vecchio percorso, abbandonato lo scorso anno per impraticabilità di un tratto di bosco, quello più suggestivo per la forte ondata di vento che fece danni in ogni dove, altra novità la scelta del percorso, quello di undici Km e quello della venti viene fatta al ritiro del pettorale e non in corsa come precedentemente, questo aiuta gli organizzatori e in particolare gli atleti che non devono dannarsi oltre modo per inseguire chi poi decideva in corsa di fare il tratto più corto.

Quello che invece non è una novità e la gran quantità degli omaggiati in ambedue le gare, il costo del cartellino era di dieci euro per chi si preiscriveva ed aumentava a quindici per coloro che decidevano di prendervi parte il giorno stesso della competizione, non ho mai capito il perché di questo lievitare dei costi ma sicuramente gli organizzatori avranno le loro ragioni (?).

Sono molti i partecipanti, con atleti già incrociati ieri e che oggi come me si rimettono in gioco, tra questi grandi nomi e molti passeggiatori, questi ultimi già in marcia alle ore otto, ad accoglierci è la voce inconfondibile del Cascione che ci intratterrà fino al momento dello sparo del giudice starter.

Diversamente da ieri oggi il cielo è terso di un bel colore azzurro, la temperatura frizzantina ma che sicuramente col passare delle ore salirà,al ritiro dei pettorali non vi è una gran ressa come parrebbe vedendo la stanza trasbordante di gente , adesso non rimane che cambiarci e fare un minimo di riscaldamento, anche se è più il tempo passato a salutare i vari amici.

Dieci minuti prima della partenza veniamo chiamato alla punzonatura e poi accompagnati sotto lo striscione della partenza che è in altro punto da quello di arrivo, qui dopo alcuni minuti si aprono le danze ed ognuno si gioca le proprie carte per portare al meglio a termine la propria gara, la mia?, con macchina fotografica appresso vi lascio immaginare quale sia.

La partenza vede i primi novecento metri in leggera discesa, al termine abbiamo un primo assaggio di salita di circa un Km e mezza, poi la strada ritorna a discendere per mille e novecento metri, da qui abbiamo una salita molto impegnativa di oltre tre km prima di ritornare ad imboccare un nuovo tratto di discesa di mille e cinquecento metri intervallata da alcuni tratti di falsopiano, questo ci consente di ritirare il fiato (per chi ce lo ha) in attesa dell' ultima vera salita di due, quattro Km.

Una volta entrati nel borgo di Massa la strada torna a scendere frammista a vari strappetti e con tratti di discesa pericolosa, ulteriori cinquecento metri di sentiero acciottolato e ancora tre Km di salitella molto abbordabile anche se le forze oramai sono al lumicino, una volta terminata la strada tornerà nuovamente a scendere per quattro Km e seicento metri molto veloci dove anche se non ne hai più ti butti a capofitto dì inerzia per porre fine alla fatica, non prima di sobbarcarci gli ultimi duecento metri di strada che porta al traguardo in leggera salita.

Un salto al ricco ristoro e l' attesa delle premiazioni, non per essere io uno di quelli gratificati ma per chiudere in bellezza coi vari podi il mio piccolo servizio fotografico che sicuramente non sarà all' altezza dei fotografi professionisti ma io certamente non posso portarmi appresso una macchina professionale.