07/03/16 11^ mezza maratona di Fucecchi

Dopo il nubifragio di ieri sul Monte Serra, oggi in quel di Fucecchio sembra si abbia una parvenza di sole, quantomeno non piove e considerato che siamo qui per correre non è malaccio.......

11^ mezza maratona di Fucecchio by Claudio Landucci

11^ mezza maratona di Fucecchio

Dopo il nubifragio di ieri sul Monte Serra, oggi in quel di Fucecchio sembra si abbia una parvenza di sole, quantomeno non piove e considerato che siamo qui per correre non è malaccio.

Sono di già tante le edizioni a cui abbiamo preso parte con alterne fortune ma si sa si corre a distanza di un anno e gli inevitabili acciacchi della vecchiaia si fanno sentire, almeno per quel che mi riguarda, ma la voglia di correre è ancora tanta e prendo quel che viene, in fin dei conti il tempo è galantuomo ed il suo responso non ammette repliche.

Oggi vi è una gran ressa, tanti i partecipanti con nomi di grande livello sia in campo nazionale che internazionale, qui si assegna il titolo di campione Italiano di mezza maratona e anche i nostri atleti cercheranno di vendere cara la pelle contro i più quotati atleti degli altipiani,un migliaio sono gli iscritti secondo gli organizzatori.

Considerata la grande partecipazione gli organizzatori hanno allestito nei pressi della partenza una grande struttura adibita a spogliatoi lasciando libera la vecchia struttura per il solo disbrigo delle pratiche per il ritiro pettorali e successivamente dei premi di categoria.

Una novità a parte il ritorno al vecchio percorso è la partenza distinta tra le donne e gli uomini, le prime partiranno con dieci minuti di anticipo rispetto agli uomini, nove e venti per le prime nove e trenta per il secondo gruppo, ambedue non prima di avere effettuato l' alza bandiera e intonato l' Inno Nazionale, per una gara così importante sono ben tre gli speaker ( Stefano Giovannetti e Graziano Poli, il terzo non lo conosco ) che si alternano per intrattenere sia gli atleti che il folto pubblico, oltre un gran numero di non competitivi con tanti giovani delle scuole locali.

Come consuetudine io non sono uno che si estranea dalla gente, non penso mentalmente alla gara ma mi piace fare conversazione, non riesco a non salutare chi conosco e scambiare con questi qualche frase anche se questo va a discapito della prestazione, va da se che comunque una volta in gabbia il pensiero vada alla gara che di qui a poco partirà.

Non essendo in grande condizione opto per stare tra i palloncini dell' ora e trentacinque minuti e male che vada con i successivi, questi poi vedono presenti due grandi campionesse, Paola Lazzini e Antonietta Schettino cui mi onoro essere amico.

La partenza è in leggera discesa allietata dalle note dell' Inno Nazionale e dagli applausi del pubblico, essendo in molti l' andatura nel 1° Km non è delle più veloci, questo fa sì che le lepri del mio obiettivo comincino già ad avere un discreto margine di vantaggio, comunque non demordo, non mi voglio dannare l' anima per raggiungerli ma cercherò con una leggera progressione di non farli ulteriormente allontanare.

Siamo nei pressi del primo ristoro posto poco prima di Ponte a Cappiano, qui sono nuovamente a ridosso del mio primo obiettivo, ma non essendo capace a bere e mantenere il ritmo li perdo nuovamente anche se sono sempre a vista, oltre al ristoro poi come non elargire un applauso a quei baldi giovani che ci dettano il ritmo coi loro tamburi.

Oltre il 14° chilometro c' è il ricongiungimento con la Katy Ferroni, un incitamento a non mollare e si prosegue,nel frattempo a cominciato a piovere, anche se è poca cosa, piano piano il gruppo che mi precedeva incalzato dai pacer dei novantacinque minuti si assottiglia, vuoi per cedimenti vuoi perché sentendosi oramai prossimi al traguardo qualcuno li sopravanza fatto sta che riesco pure io a riportarmi sotto e negli ultimi 200 metri anticiparli sulla linea dell' arrivo, giusto qualche secondo meno dell' obiettivo prefissatomi, una volta arrivato, un segno di ringraziamento al cielo e l' attesa della mia consorte.

Non c'è che dire una manifestazione ben curata, nemmeno una bicicletta a supporto dei vari atleti, nessuna autovettura sul tracciato e nemmeno insofferenti agli incroci, celeri fin troppo le premiazioni, ma non sarei me stesso se non trovassi una pecca, piccola che dir si voglia ma all' arrivo la medaglia è bello che ti venga messa al collo e non consegnata ancora chiusa nel suo involucro, un piccolo gesto che gratifica un atleta e lo ripaga della sua fatica.