Da Porcari a Montecarlo in due giorni
...le mie gambe si stanno muovendo ancora nei pressi di Montecarlo, ad osservarmi c'è ancora l'Atletica Porcari.
Quando corro posso dire: Ogni due giorni c'è un ristoro dei porcaresi.
Ne posso trovare uno ogni tre-quattro chilometri.
Quando incontro quelle maglie a strisce orizzontali ricevo felicità, tante belle salite, e comodi pacchi di carta.
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Dopo la MezzaPorcariCorre, le mie ferie continuano, e la voglia di correre pure.
Al momento (sarei più onesto a dire da qualche mese) sono in ribasso fisicamente.
Il caldo, che ha ripreso a farsi torrido, continua a piegarmi le gambe, quindi se vado a scorrazzare, devo farlo con calma.
Metto in macchina il borsone podistico e il sacchettone con le cibarie per i miei pelosetti, e mi avvio verso il colle di Montecarlo.
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Durante l'iscrizione, ma dopo anni di avvicinamenti, riesco a conoscere di persona il buon Fausto Martinelli che mi riempie di complimenti (ancora Grazie Fausto!) per le mie scritture.
Insieme a Licia parliamo di quando sia bello pedalare, correre, o camminare, ammirando la nostra bellissima Toscana.
Più lento vai e più osservi quello che hai accanto.
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Alle 17.06 mi avvio verso il centro del paese.
Senza una vera segnaletica mi trovo un po' spiazzato. Perchè i vicoli del luogo sono farciti di frecce disegnate in ogni parte e in ogni direzione.
Una pecca per l'Atletica Porcari bisogna pure trovarla...
Destra, sinistra, destra e discendo all'opposto di un anno fa.
Spero di non sbagliare.
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Sto correndo da solo, il sole mi illumina e mi riscalda (di questo ne farei volentieri a meno), mentre gli ulivi e le nuvole bianche mi dossolvono dalla realtà, buttandomi dentro al Mondo dei Pittori, dei Poeti, degli Scrittori, e dei Sognatori.
Correre in queste condizioni non è facile.
In questi luoghi ci vengo ogni tre mesi per due, ma c'è sempre ammirazione e voglia di fotografare.
Via dei Tredici, e Poggio Baldino II, dove trovo qualche rialzo, e quel sapore porcarese tanto assaporato durante l'anno.
M'infilo nello sterrato, poi sbuco in via Poggio Baldino I, ma oggi non è giornata per velocizzare l'andatura.
Per fortuna c'è subito un ristoro.
Bevo, e riparto con in mano qualche chicco di dolce uva.
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Mi godo un po' di discesa, è caldo, troppo, e nemmeno la piccola brezza montecarlese mi fa aumentare il passo.
No, oggi assomiglio alla mia povera nonna, quando andava a fare la spesa alla Coop.
I miei piedi si sollevano a fatica dall'asfalto caldo e lucido.
Ancora una leggera risalita, e un rientro nello sterrato, dove quell'ombreggiar di pini riesce a rimettermi le ali (!) ai piedi.
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Ne segue un bollente tratto di strada, e la risalita lungo via del Marginone.
Voglio correre rilassato, e così ne approfitto per fermarmi con le Tre Belle Spensierate, e dopo aver ripreso a sgambettare veloce (nella discesa boschiva), a camminare con la Dolce Antonia, arrivando insieme al ristoro.
Nel frattempo ho riempito di chiacchere anche i genitori di Luca, e gli impegnatissimi dell'Atletica Porcari.
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C'è la bella parte sterrata, e ancor di più, quella boschiva di via Rio Pastino.
I sassi fanno parte del paesaggio, e dopo aver salutato Walter, mi soffermo con il Cicconi presidente.
Scappo via veloce (ah, ma allora è una fissa...) e risalgo verso Montecarlo.
Frecce di qua e frecce di là, accorcio (boh!), perchè seguivo alcuni camminatori, passando per la scalinata, e il centro del paese.
Faccio due passi indietro, e vado a fotografare qualche camminatore nell'ultimo tratto di sterrato.
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Chiudo il Trofeo Tintori in 1h11.03 per 9,530k con media ipertapasciona di 7.28 m/km
Rimango a parlare con Stefano e poi con Luca, e nel frattempo mangio una fettunta e del panepomodoro.
Ritiro la bottiglia di vino bianco, e un pacco Regina.
Poi discendo verso la macchina per andare, in seguito, dai bimbi pelosi di Badia Pozzeveri.
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Come Zorro che firmava con la sua Z, l'Atletica Porcari lascia la sua traccia con un'altra buona corsa.
Loris Neri - Podistica Galleno |