2013 in una pagina
Ho mandato in archivio anche questo 2013 podistico.
E' stato un anno ricco di partecipazioni, di allegria, di tranquillità, ma soprattutto di nuove amicizie, di fotografie e di molti chilometri.
Ho corso per 1703 km, suddivise in 129 corse. Sono tanti, ma ne ho fatti 145 in meno rispetto al 2012.
Direi che sto invecchiando.
.
Tutto sommato sono contento. Adoro correre, e ogni prossima corsa che andrò a fare, sarà la mia soddisfazione più grande.
Ho incominciato il 1° gennaio, partendo da casa, in una delle mie corse solitarie, e girando intorno alle Spianate.
Ho cercato di chiudere l'anno riprendendo a correre dopo 15 giorni di stop (causa influenza), ma la tosse, e il catarro hanno prevalso facendomi fare solo 1 chilometro e 700 metri. Mi pareva di morire.
Durante questi 365 giorni ho intrapreso corse bellissime, e ne ho perfino scoperte di nuove.
Ho fatto 7 competitive (2 a Montecatini, Maratonina del Ghibellino, Staffetta Altopascese, Strachiesina, Mezzamaratona San Miniato -tapasciona-, Maratona di Firenze).
Non sono il mio forte, ma ogni tanto è bello anche darsi da fare. Cronometro alla mano.
.
Il dato che più mi emoziona sono le 2150 fotografie scattate durante queste corse.
Oltre alle foto che ho fatto, ho corso in ogni situazione e condizione ambientale.
Dal freddo invernale; nel fango tremendo di Cerretti e in quello della Marcia delle Ville o incredibile a San Miniato in maggio; alla pioggia interminabile -ero quasi sott'acqua ad Uliveto Terme-; nel vento; sotto un sole bollente ed accecante a Montecarlo, a Stabbia, e Santa Croce;
con la salsedine del lungomare grossetano; sotto una luna che mi risplendeva la strada;
tra i boschi cerbai e le vie Francigene; su vecchi selciati e campi disastrati; sugli argini dei fossi e dei canali; intorno ad un lago; sulle colline infinite di San Miniato, di Montecarlo, di Palaia, sopra i Monti della Calvana.
Sopra fantastiche piste ciclabili e sopra polverose Strade Bianche.
Nell'emozione, nel frastuono di migliaia di mani e voci, della storica Firenze. Ho corso passando spesso dentro piccoli borghi medievali.
Ho scoperto due manifestazioni bellissime: La Un po' 'n poggio a Prato, e la Maratonina del Ghibellino a Vangile.
Ho fatto la Porcari Corre con le maniche corte, e a Ponte Buggianese sono andato con le maniche lunghe.
Ho scalato il Monte Serra, e i Monti della Calvana.
Ho riscoperto la Marcia dell'Orcino.
Ho fatto in alcune corse i due percorsi più lunghi.
Ho corso da solo, e ho corso in compagnia.
Ho fatto due volte servizio a Galleno e una volta ho corso come scopa.
.
In questo resoconto finale voglio fare poche critiche. In fin dei conti ne ho dette e scritte di tutti i colori in quelli degli anni passati.
Però voglio sottolineare alcuni aspetti di un calendario podistico che spesso lascia a desiderare, creando non pochi problemi per chi corre.
Perchè a gennaio corriamo dentro a boschi motosi? Vedi Santa Croce, peggio ancora per la corsa di Cerretti, e anche Cascine di Buti, quando i 30k ci portano in cima al Serra, ma con un clima tra i peggiori dell'anno.
Queste tre corse sono più adatte nei mesi più caldi. Il loro percorsi boschivi si adattano bene alla calura. Mica all'inverno.
La Porcari Corre di per sè ha un percorso adatto all'inverno. Poco sterrato, tante stradine asfaltate. Infatti era nato per febbraio.
A fine maggio rischiamo (nel 2013 c'è andata bene) di fonderci sulle salite di Montecarlo.
La mia idea sarebbe una rotazione nelle date. Chi organizza a febbraio, può farlo a giugno, e viceversa. Un anno ad ottobre, il prossimo a marzo, e così via.
Stesse manifestazioni, stessi percorsi, ma fatte in periodi diversi. Gustiamoci il Serra in estate, le Cerbaie in primavera, l'asfalto in inverno.
.
E adesso parlo di classifiche. Non cito le due corse di Galleno per ovvi motivi di parte.
Gusti personali e come tutti gli anni scelgo le corse in base a:
.
- Bellezza del percorso-
.
In questo 2013 ho una grossa indecisione per quanto riguarda il miglior percorso.
- La 16a un po' n' poggio di Prato. Tra stradine pedocollinari, Monti della Calvana, piccoli borghi in pietra, ruscelli, bosco, la bellissima pista ciclabile lungo il Bisenzio, e il ritorno nella parte storica di Prato.
Tutto bello. Luoghi che ho visto per la prima volta, e percorso di 30k corribile in tutte le sue parti.
- E' la Pesticciata, invece, a rendermi difficile la scelta.
Quasi 37k duri, tosti, ma con boschi impervi, piccole località collinari, Palaia, e quel Tempio che sembrava nascere dal niente.
Questo bellissimo percorso è intrigato e spesso complicato da correre. Sentieri stretti, boschi tartufai, ma resta uno dei più piacevoli di sempre.
- Il terzo incomodo è il meraviglioso percorso della corsa organizzata dal gruppo Frates di San Miniato Basso a maggio.
Ancora frastornati, e col cuore spezzato -come tutti noi- dalla scomparsa dell'amico Giuseppe Cerone.
Tracciato che si è svolto su Strade Bianche, su viottoli nei vigneti e negli uliveti, su tratti di bosco, facendomi ammirare sguarci visivi indimenticabili.
.
Altri percorsi degni di nota sono:
Santa Croce che ci ha portato subito dentro le Cerbaie.
Cascine di Buti con l'incredibile ascesa verso il Serra.
Vicopisano col Lombardone ed il punto più bello del mondo. A cui ho aggiunto un fuoripista sul Monumento ai Caduti del Vega.
Pescia percorso breve, ma salita tosta, e un Pinocchio per tornare bambini.
Vangile e la Maratonina del Ghibellino. Boschi, un ponte romanico, Massa e Cozzile. Competitiva dura, ma percorso invidiabile.
Staffoli con un percorso simile a quello di Santa Croce.
Stabbia che tra Padule di Fucecchio e strade bianche collinari -e giovani belle ragazze- offre 18k da ricordare. Peccato per l'afa.
Uliveto Terme. Pista ciclabile, Montemagno, ascesa mirabolante, boschi collinari, vista (malgrado la pioggia) da sogno. Una corsa sott'acqua, ma piacevolissima. Quà ho dato il via ai miei allunghi per poter arrivare in forma alla Maratona di Firenze.
Castelfranco di Sotto e quel lungo percorso naturale all'interno delle Cerbaie.
Calcinaia col suo tracciato molto sterrato, e con bei pezzi di bosco.
Orentano e la Marcia dell'Orcino: boschi, sterrati Francigeni, che conosco a memoria.
Ponte a Cappiano, molto suggestivo dove anche quà si gustano le Cerbaie e i boschi cari a Indro Montanelli.
Firenze ha un bellissimo percorso maratona. E' la Storia, è l'Arte, le Cascine, i Lungarni. 42k senza uscire dalla città, per una corsa da brividi.
.
-Altra classifica che si basa sull'organizzazione del gruppo (segnaletica/ristori/premi individuali)-
.
1) Prato con la un po' n' poggio che oltre ad avere un percorso favoloso, ha ogni dettaglio curato nei minimi particolari.
La segnaletica, i ristori lucculiani (perfetto il finale), il bottiglione del vino. Tutto perfetto.
2) La Serra con la Pesticciata super divertente. Ristori, frecce, e diploma offerti da un gruppo fantastico e molto laborioso.
3) Santa Croce e gli Spensierati così bravi da portarci subito nel bosco, regalando ristori dolcissimi e giocosi, una sorridente segnaletica, e la mitica agenda.
3) ex equo per Porcari si mangia, si corre, si suda, ci divertiamo: giornata di festa e rotoloni a valanga.
.
- I ristori migliori 2013-
Santa Croce,16a un po' n' poggio di Prato, Montecatini Terme Sera Run, Maratonina del Ghibellino, Marcia delle Ville, Strachiesina, Pesticciata.
Mi chiedo: si corre per dimagrire e restare in forma o ci lecchiamo i baffi ed ingrassiamo?
.
Classifica nera
1) Non c'ho dubbi: se la 30a e mia prima Firenze Marathon mi rimarrà nel cuore non posso dirlo, invece, per quello stronzo che mi ha rubato il borsone. Anche l'inesistente ristoro finale fa parte dei momenti peggiori della maratona fiorentina.
2) Alla corsa di Montecatini 22° Trofeo Credito Valdinievole a marzo. Chi ha preparato quel, chiamamolo tè, sarebbe d'arresto immediato.
3) Alle Redole di Lammari: brutto percorso stradale, un ristoro dentro al benzinaio, 3 ristori su 20k.
.
Tutto sembra finito, invece, voglio aggiungere alcuni pensieri
- Qualche volta trovo confusione: regole dei Trofei (sono o non sono NON competitive?), cartellini elettronici, di carta, tre quattro timbri a corsa. Piano piano ci saranno postazioni come i casell iautostradali, col pedaggio da pagare man mano che passano i chilometri. Non vi piacerebbe consegnare il pacco premio subito all'iscrizione? E a cosa serve contare i chilometri fatti? Secondo me bastano e avanzano le classifiche per gruppi.
- Voglio continuare a parlare di rotazione nei calendari: Esempio, chi organizza a febbraio, l'anno dopo lo farà a giugno. Chi organizza a ottobre si sposterà ad aprile, chi a gennaio andrà nell'anno seguente a settembre.
E' un modo per aiutare i gruppi che hanno problemi col meteo, di percorsi alternativi, e cerchiamo di variare i luoghi, i boschi ed i viottoli cambiando i mesi in cui ci corriamo sopra.
Più facile organizzare col bel tempo...
- Mi soffermo pure sull'educazione di alcune persone: si vedono ancora i bicchieri dispersi nei boschi, nei fossati.
Ancor peggio i depliant. Avete ROTTO I COGLIONI MALEDUCATI, E SUDICI!
- Chi usa i guanti e ti porge il cibo, chi ti lascia fare (ma il sudore non cola sul mangiare o nel bere?)
- Camminatori, ogni tanto cercate di parlare un po' meno, e spostatevi di lato. Qualcuno corre... piano... perchè la strada, il viottolo è stretto, ma pure se è largo camminate intasando il percorso. Lo chiedo per favore, a nome di tutti i corridori.
- Peccato che per questo 2013 con la Podistica Galleno non abbiamo fatto nemmeno una gita.
- Mi è dispiaciuto che non si è disputata la 10 x 1 ora di Cascina. Era una festa sportiva lunga una giornata.
- Se scelgo una manifestazione che mi è mancata perchè non ci ho partecipato, quella è l'Ecomaratona del Chianti. La corsa più bella del mondo.
.
Alcune fantastiche persone conosciute, amate, incontrate in questo bellissimo percorso lungo 12 mesi:
- Splendida Lisena Tinacci, Fantasmagorico Daniele Baggiani, Gentili e Simpatiche le Amiche Spensierate, Serio e Intelligente Claudio Landucci, un Grazie Sincero a Marco Cecchella, per la sua disponibilità in questo sito internet.
Sorridenti (mi fate sudare -e arrancare- più del previsto) Tommaso Nobilio e Alessandro Pregnolato.
Con loro ho corso parecchi chilometri, e vissuto ore di chiacchere e parlantine affannate.
- Un piccolo, ma significato Grazie a tutte quelle persone che erano a Firenze il 24 novembre e tra gli 11mila podisti incitavano anche ME! Mai vista una cosa del genere. Ero frastornato, incredulo, e con i brividi a pelle.
.
Citazioni a merito per gli Inossidabili, Indistruttibili, e Inimitabili Gianfranco Toschi, Piergiorgio Biagini, Alessandro De Cristrofaro, Giovanni Onorato.
Che mondo sarebbe senza le vostre gambe, la vostra resistenza fisica e mentale?
.
- Grazie, senza ombra di dubbio, a tutta la Podistica Galleno.
Al Grande Divertimento per due corse nostre:
Camminata Trofeo Sagra della Bistecca, e sopratutto la Scarpinata delle Cerbaie.
Faticosi momenti, ma che mi riempiono il cuore dalla gioia. Mi sento un uomo utile nell'essere insieme a Voi dall'altra parte della corsa.
- Grazie a chi ha inventato la Macchina fotografica digitale. Anche se per colpa sua ho 300 grammi da portarmi dietro sempre.
I ricordi sono più belli se guardo le foto fatte durante le corse. Mi sembra di correre sempre, anche davanti allo schermo del pc.
- Forza alle mie gambe, perchè ci sono tante corse, e tanti paesaggi ancora da scoprire. Tanti chilometri che sembrano non finire mai, e che dopo il primo passo, quello più duro da fare, diventano tutti in discesa (più facile da dire che da fare).
.
Grazie Amici Podisti e Lettori, restate sempre la parte più gioiosa quando vi vedo passare.
.
Loris Neri - Podistica Galleno
|