La poesia del mese

A Silvio by Alessandro De Cristofano
Ajace by Alessandro De Cristofano
Conclusioni Provvisorie by Alessandro De Cristofano
La scuola di Beslan by Alessandro De Cristofano
Due poesie di Bertold Brecht by Alessandro De Cristofano
Termopile di Kavafis by Alessandro De Cristofano
"Dopo la pioggia" e "La pace e`..." by Anna
Il deserto e la città di Maysun Bint Bahdal
Poesia in forma di uccello di Jorge Eduardo Eielson
Ara Mara Amara di Aldo Palazzeschi
Poesia 605 di Emily Dickinson by Cinzia Di Lisi
Pablo Neruda by Cinzia Di Lisi
Mattutino di Elpidio Jenco by Alessandro Matteucci
Currenno... di Eduardo De Filippo by Cinzia Di Lisi

Gennaio 2004

 

Questo mese ci viene segnalata da Ale Matteucci una poesia di Elpidio Jenco che pubblichiamo. Alessandro ci dice "in questa poesia, ricavata da "La Sirenetta" antologia degli anni 50/60, mi pareva di ritrovarci quello spirito "mattutino" che credo ci accomuni un po' tutti noi, pazzi podisti della domenica che anziche' rimanere nel caldo delle coperte ci alziamo di buon ora per correre, immersi nella natura, inebriati e partecipi del suo risveglio".

 

Chi volesse recuperare informazioni su Elpidio Jenco consigliamo di vedere qui.

 

 

Elpidio Jenco tratto da "La Sirenetta"

 

Mattuttino

Con la novella gioia dei redi
liberati alla pastura,
oggi i colli affondano i piedi
in prati di chiara frescura.

Cadenze d'azzurri massicci
da ritmi di vette ondulati
fanno argine alle stese dei grani primaticci
di danze di greppi incantati.

Un rigo di suono, una vena
come un flauto che s'ombra e riluce,
tutti grazia nell'aria serena
quei cori di monte conduce.

M'ascolto: che il magico sprillo
di musiche d'acque cangianti
che regge la larga armonia,
l'ho dentro, lo sento: è il tuo trillo,
divin rusignolo che canti
nella selva dell'anima mia !
(Da Marsilvana, Siena, Maia).
 

METRO: Versi liberi con vario intreccio di rime.

Aurora musis amica.
Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.
Non per nulla il proverbio avverte: la mattina al monte, la sera al fonte.
Si, ragazzi, la mattina è bella, la mattina è pura.
Tra i doni che ci offre ce n'è uno inestimabile ed è nel renderci l'anima senza un'ombra.
L'ombra, anzi le ombre verranno dopo; ma per queste c'è il fonte.